“SE CONOSCO, NON HO BISOGNO DI CREDERE”. FALSO!
Una volta sentì uno di quei falsi guru da salotto dire: “Io non credo in Dio, perché la fede riguarda solo qualcosa di ciecamente accettato che non si può conoscere con l’esperienza dei sensi, e dunque se io credessi in qualcosa senza sapere se esiste davvero oppure no, mi starei imponendo di accettare un’illusione, perché io credo solo a ciò che posso conoscere, ossia sperimentare coi miei sensi. [1] ” Questa espressione si fonda a priori sull’assunto che l’unico tipo di conoscenza è quella che Iddio definisce nel Corano “certezza dell’occhio e dell’orecchio”, in poche parole, tutto ciò che può essere sperimentato con il corpo, poiché è al corpo che si fa allusione quando si nominano i cinque sensi. Questa nozione di conoscenza appartiene alla filosofia dell’empirismo enunciata da John Locke, George Berkeley e David Hume (metà 1600 inizio 1700) strettamente materialista, la quale nega a prescindere qualsiasi realtà che non possa essere provata, appunto, coi cinque sen...