I MIRACOLI

 Ci sono due posizioni riguardo i miracoli: quella del miscredente e quella del credente. Il primo dice: "Il miracolo è un evento a cui l'uomo non ha saputo dare una spiegazione e lo ha attribuito a Dio o a un'entità superiore". Il credente invece dice: "Il miracolo è un evento che va contro ogni logica e ogni possibilità umana, ed è dunque di origine sovrumana, e cioè divina."

I miscredenti fanno un solo grande errore: considerare sè stessi come infallibili divinità. Essi partono a priori dal falso assunto di essere in grado di comprendere qualsiasi cosa, e se non riescono a comprenderla, non hanno l'umiltà di accettare il potere di Dio e la Sua superiorità su di loro, ma piuttosto affermano che se non hanno capito è perché ancor "non ci sono arrivati"  ma prima o poi...lo capiranno. Secondo tale ragionamento l'uomo sarebbe, prima o poi, in grado di capire o di fare qualsiasi cosa, perfino emulare e riprodurre quelli che la gente un tempo considerava come miracoli divini. Per cui è solo questione di tempo.
Secondo costoro inoltre, se gli uomini del passato non riuscirono a capire le vere cause secondo cui, ad esempio, Lazzaro tornò a rivivere dopo tre giorni di morte, è solo perché in quel tempo non era ancora presente la scienza e una buona conoscenza della medicina, e se oggi ci fosse un uomo che dopo tre giorni di morte torna alla vita, certamente penserebbero che la risposta sia da attribuirsi alla scienza e non tanto alla Volontà divina. L'uomo ha questa presunzione di non credere più che Dio è capace di fare l'impossibile, di andare contro le leggi della Sua stessa creazione, perché Egli puo fare ciò che vuole. Ma l'uomo crede che perfino quei miracoli, sono in verità avvenimenti accaduti con una precisa motivazione scientifica, con la differenza che -secondo loro- nessuno di coloro che assistette a tale evento nel passato, aveva compreso davvero in fondo cosa accadde  e dunque, pur di dare un nome a quell'evento e pur di attribuirgli una motivazione, si è attribuito il tutto a un entità superiore. Ma è proprio così? È proprio vero che in realtà non esistono miracoli, ma esistono piuttosto avvenimenti che l'uomo non può momentaneamente spiegarsi, ma col tempo potrebbero diventare per lui chiari? Potrebbe forse Lazzaro, essere tornato alla vita perché magari durante quei tre giorni nella tomba era in uno stato di coma o di "finta morte"? Potrebbero forse le cavallette, i tafani e le rane che invasero a frotte l'Egitto, essere lì per via di una migrazione e non per obbedienza ad un ordine divino? Potrebbe forse la spartizione delle acque del Mar Rosso aver origine da una bassa marea? Potrebbe forse, l'indemoniato, aver avuto solo una crisi epilettica, o essere semplicemente pazzo? Potrebbe la causa di ogni evento "miracoloso" esser ricercata nella materia e non nello spirito, in ciò che si vede e non in ciò che si sente e si spera? Si, potrebbe, ma poiché l'essenza della materia (intesa come creature viventi) è lo spirito, allora anche l'origine di tali eventi è da ricollegarsi prima allo spirito, cioè a Dio, e poi alla materia, che non è altro che la manifestazione esteriore più superficiale della creazione, al di sotto della quale v'è tutta un'altra realtà invisibile governata dall'Altissimo, e che solo Lui conosce.


"Di': “Nessuno di coloro che sono nei cieli e sulla terra conosce l'invisibile, eccetto Allah”. E non sanno quando saranno resuscitati." (An-Naml 27:65)

Un tempo, quando gli uomini assistevano ad eventi prodigiosi e straordinari, si dividevano in due gruppi: miscredenti e credenti. I miscredenti del passato dicevano: "Questa è magia!", 

"Se anche avessimo fatto scendere su di te una Scrittura su papiro, che avessero potuto toccare con le loro mani, quelli che negano avrebbero certamente detto: “Non è che evidente magia!”. (Al-An'am 6:7)

mentre mentre i credenti dicevano: "Questo è un chiaro segno della potenza del vostro Signore!". Oggi invece, gli uomini miscredenti, davanti a un miracolo dicono: "Ci deve senz'altro essere una spiegazione dietro!" ma in realtà, essi dicono la stessa cosa dei miscredenti del passato. Infatti i miscredenti del passato non si limitavano a non dare una spiegazione a un evento particolarmente inspiegabile, artribuendolo alla magia. Tutti sanno che la caratteristica che differenzia la magia dal miracolo autentico, è il fatto di avere dei trucchi, cioè di essere avvenuta per mezzo della volontà umana e non per mezzo di quella divina. Dunque se io dico che è magia, non sto dicendo che è inspiegabile, ma sto dicendo che dietro, sicuramente c'è l'artificio di un mago, c'è un trucco, una spiegazione! Ma la magia non è miracolo!
Ora, vediamo la vera natura dei miracoli.
Essi non avvengono sempre "dal nulla", ma molto spesso, un miracolo può essere anche qualcosa che semplicemente accade al momento giusto e al luogo giusto, anche usando mezzi che già sono lì presenti. Ad esempio, anche supponendo che la spartizione delle acque del Mar Rosso era dovuta alla bassa marea, ebbene, il miracolo consisteva nel fatto che tale presupposta "marea" avvenne proprio mentre i figli di Israele erano inseguiti da Faraone e dalle sue truppe. Al momento giusto! Allo stesso modo perfino l'invasione di rane, cavallette e sangue, anche se fosse stata presumibilmente un evento di origine migratoria, chi è che avrebbe dato loro l'ordine di emigrare, se non il Creatore? Inoltre, ciò che rende tale invasione un miracolo, fu il fatto che avvenne proprio in quel tempo e in quel luogo, proprio dopo che Mosè aveva chiesto a Faraone di consegnargli i figli di Israele ma lui aveva rifiutato.

"Andate pure da lui e ditegli: In verità, siamo due messaggeri del tuo Signore. Lascia partire con noi i Figli di Israele e non tormentarli più. Siamo venuti da te con un segno da parte del tuo Signore. Pace, su chi segue la retta via. In verità ci è stato rivelato, che il castigo sarà per chi nega e volge le spalle!” 
(Ta Ha 20:47,48)

"Mandammo contro di loro l'inondazione e le cavallette, le pulci, le rane e il sangue, segni ben chiari. Ma furono orgogliosi e rimasero un popolo di perversi."
(Al-A'raf 7:133)

Ecco, se tale evento fosse accaduto quando faraone era già morto e non mentre era ancora vivo, dopo poco dal discorso che gli aveva fatto Mosè, allora in quel caso non sarebbe stato un miracolo, ma un evento ordinario che magari si verifica una volta ogni anno, nello stesso periodo. Ma poiché il momento e il luogo in cui tale evento avvenne era ben preciso ed appropriato, tale "coincidenza" lo rese un miracolo. Un miracolo può quindi avvenire anche in modo spiegabile, ma sono il momento e il luogo in cui è avvenuto, a renderlo miracolo anziche evento di routine.

Ci sono poi quei miracoli che sono eventi inspiegabili o improvvisi, che per l'uomo sarebbe impossibile imitare o produrre. Essi non sono magia, perché non v'è dietro alcun "trucco" d'uomo o della natura, non v'è alcuna spiegazione materiale o per così dire "scientifica", ma v'è la diretta Mano di Dio. Questo tipo di miracolo è molto esplicito. Ad esempio, quando Gesù guarì il lebbroso e il cieco nato, neppure la medicina all'avanguardia di oggi avrebbe potuto farlo in un solo istante come lo fece lui. Inoltre, egli opero questo miracolo senza usare farmaci nè macchinari costosi. Lo fece con il potere e la volontà di Dio, in due secondi, ed ecco che il lebbroso tornò sano, e il cieco nato divenne vedente. Per un uomo, senza mezzi nè farmaci e in un tempo brevissimo, perfino oggi sarebbe impossibile fare queste opere, perfino tenendo in considerazione la medicina moderna più all'avanguardia che ci sia. Questo è un palese esempio di miracolo dal nulla, in cui sia i mezzi usati, che il tempo e il luogo in cui avvenne, tutto dipendeva dall'Onnipotente. Questi miracoli venivano operati dai profeti con l'aiuto divino, per far credere in Dio gli uomini che erano dubbiosi o che avevano bisogno di prove per credere ad un Profeta. Ciononostante, anche dopo aver assistito a un simile evento, c'erano uomini che sostenevano ancora che quella fosse una magia! Questo lo affermavano solamente perché a priori già non avevano fede in Dio.

"E quando Allah dirà: “O Gesù figlio di Maria, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito Puro! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura. E quando ti insegnai il Libro e la saggezza e la Torâh e il Vangelo, quando forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio permesso risuscitasti il morto. E quando ti difesi dai Figli d'Israele allorché giungesti con le prove. Quelli di loro che non credevano, dissero: "Questa è evidente magia". 
(Al-Ma'idah 5:110)

"E [ricordate] quando vi abbiamo liberato dalla gente di Faraone che vi infliggeva le torture più atroci!... Sgozzavano i vostri figli e lasciavano in vita le vostre femmine. In ciò vi fu un'immensa prova da [parte del] vostro Signore. E quando abbiamo diviso il mare per voi, quindi vi abbiamo tratti in salvo e abbiamo annegato la gente di Faraone, mentre voi stavate a guardare. (Al-Baqarah 2:49-50)

Dunque, in definitiva, si può ben dire che "miracolo" è quando il Dito di Dio tocca le nostre misere vite, rendendole improvvisamente migliori. Ma solo chi ha fede in Dio saprà riconoscere i miracoli:

"Nulla ci impedisce di inviare i segni, se non [il fatto] che gli antichi li tacciarono di menzogna." (Al-Isra' 17:59)

"Abbiamo dato il Libro a Mosè, e dopo di lui abbiamo inviato altri messaggeri. E abbiamo dato a Gesù, figlio di Maria, prove evidenti e lo abbiamo coadiuvato con lo Spirito Puro. Ogniqualvolta un messaggero vi portava qualcosa che vi spiaceva, vi gonfiavate d'orgoglio! Qualcuno di loro lo avete smentito e altri li avete uccisi." (Al-Baqarah 2:87)

"E dissero: “I nostri cuori sono incirconcisi”, ma è piuttosto Allah che li ha maledetti a causa della loro miscredenza. Tra loro sono ben pochi, quelli che credono." (Al-Baqarah 2:88)

Ma il miracolo non è solo da intendersi come "evento inspiegabile, soprannaturale o improvviso". Il miracolo può essere anche qualcosa cosa che Dio ha creato dal nulla, ed è miracolo proprio per questo, per il sol fatto che prima non esisteva e poi Dio l'ha portato all'esistenza dandogli forma e guidandolo alla sua natura! Questo è un miracolo! Noi anche siamo un miracolo che cammina! Chi è che sarebbe in grado, tra gli scienziati e i dottori più competenti di oggi giorno, il creare, plasmare e dar vita ad una massa di carne priva di forma e di vita? Nessuno saprebbe farlo. Già questo evento, dovrebbe esser visto come miracolo divino, perché nessuno oltre a Dio può creare una sola cosa dal nulla, in quanto l'uomo può solamente assemblare e riprodurre ciò che Dio ha già posto nella creazione:

"O uomini, vi è proposta una metafora, ascoltatela: “Coloro che invocate all'infuori di Allah non potrebbero creare neppure una mosca, neanche se si unissero a tal fine; e se la mosca li depredasse di qualcosa, non avrebbero modo di riprendersela. Quanta debolezza in colui che sollecita e in colui che viene sollecitato!”. (Al-Hajj 22:73 )

“Il nostro Signore è Colui Che ha dato ad ogni cosa la sua propria natura e poi l'ha guidata sulla retta via”. (Ta Ha 20:50)

"E quanti segni nei cieli e sulla terra, cui gli uomini passano accanto voltando loro le spalle!" (Yusuf 12:10)

I veri miracoli di Allah sono ovunque, ma l'uomo è diventato così duro di cuore e cieco che non si accorge di essi, e pretende che un miracolo debba essere per forza un evento del tutto grandioso e senza precedenti nè motivazioni. Quanto siamo ciechi! Noi camminiamo in mezzo ai segni divini che ci confermano la presenza del Creatore!
La fede consiste dunque nell'attribuire tali eventi miracolosi a Dio, mentre la miscredenza consiste nell'attibuirli al caso, alla fortuna o alla materia (come gli atei che sostengono che la creazione, miracolo di Iddio, sia frutto del casuale e graduale assemblamento della materia). Infatti, Dio è il Creatore della materia, e anche se un evento eccezionale accadesse con una motivazione che ha origine nella materia, anche in quel caso Dio ne sarebbe l'autore. Quando poi Iddio esaudisce un uomo che gli ha chiesto una determinata cosa, anche se "il miracolo" che avviene coincide con motivazioni nella materia, esso proviene comunque da Dio, poiché Egli ha ascoltato l'invocazione di chi lo aveva invocato e ha ordinato alla sua creazione e agli eventi del mondo, di agire secondo la volontà del servo che Lo aveva chiamato in aiuto, in quel tempo e in quello spazio, al momento giusto e al luogo giusto. "O Signore, aiutami in questo! Fa che sia così o cosà!", e quando Dio rende ciò possibile, una volta che l'uomo ha ottenuto cio che chiedeva, volge le spalle a Dio, si dimentica di Lui, e attribuisce la causa di quell'evento non più a Dio, ma ad altro, magari al caso, alla fortuna o alla propria bravura e prestanza, essendo in ciò associatore e ingiusto:

"Egli è Colui Che vi fa viaggiare per terra e per mare. Quando siete su battelli che navigano col buon vento, [gli uomini] esultano. Quando sorge un vento impetuoso e le onde si alzano da ogni parte, invocano Allah e Gli rendono un culto puro - : “Se ci salvi, saremo certamente riconoscenti!...”.
"Quando poi Allah li ha salvati, ecco che si mostrano ribelli sulla terra! - O uomini, invero la vostra ribellione è contro voi stessi, [avrete] gioia effimera nella vita terrena e poi sarete ricondotti verso di Noi, e allora vi informeremo circa il vostro operato." (Yunus 10:22,23)

"Quando una disgrazia lo colpisce, l'uomo Ci invoca. Poi, quando gli concediamo una grazia, dice: “Questo proviene dalla mia scienza!”. Si tratta invece di una tentazione, ma la maggior parte di loro non lo sa." (Az-Zumar 39:49)

In questo caso, che Dio salvi un uomo dopo che quest'ultimo Lo ha invocato, è un vero e proprio miracolo, anche se quella salvezza può avere origine ad esempio, dal fatto che le onde del mare si siano placate. Ma ragiona o uomo: chi è che ha fatto sì che le onde onde mare si placassero? I venti? E chi è che da l'ordine ai venti di soffiare? Il tuo Creatore è Signore!

"Se vuole, calma i venti ed ecco che stanno immobili sulla superficie [marina]. In verità in ciò vi sono segni per tutti i pazienti e i riconoscenti."
(Ash-Shura 42:33)

"Allah è Colui Che manda i venti: essi sollevano nuvole che spingiamo verso una contrada morta; quindi ridiamo la vita alla terra dopo che era morta. Allo stesso modo [avverrà] la Resurrezione!"
(Fatir 35:9)

Ecco che dunque tutto viene da Allah, ma l'uomo preferisce escludere Allah dalla sua vita, solo per sentirsi libero di vivere come gli pare e piace. In verità l'uomo è ingiusto, ingrato:

"[Allah] vi ha dato [parte] di tutto quel che Gli avete chiesto: se voleste contare i doni di Allah, non potreste enumerarli. In verità, l'uomo è ingiusto, ingrato."
(Ibrahim 14:34)



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