NON USCIRE DA TE, RIENTRA IN TE STESSO

 I demoni ti esortano ad "uscire fuori" da te stesso per:

1) Farti abbracciare la menzogna;

2) Farti diventare ciò che non sei, pervertendo la tua natura originaria;

3) Farti compiere il peccato disobbedendo a Iddio e rovinando così la tua fede e dunque la tua anima.

Ma tu fa come disse Agostino d'Ippona:

"Non uscire fuori da te stesso: dentro l'uomo abita la verità." 
(De Vera, rel. 39,72)

E ancora:

 "Invochi Dio quando chiami Dio dentro di te."
(En. In ps. 30, II, d. 3-4)

Dice infatti l'Altissimo: 

"O voi che credete, rispondete ad Allah e al Suo Messaggero quando vi chiama a ciò che vi fa rivivere e sappiate che Allah si insinua tra l'uomo e il suo cuore e che sarete tutti radunati davanti a Lui."
(Al-Anfal 8:24)

E dice anche: 

"E ricorda, ché il ricordo giova ai credenti:
È solo perché Mi adorassero che ho creato i dèmoni e gli uomini."
(Adh-Dhariyat 51:55-56)

E disse ancora Agostino d'Ippona:

"Stimolato a rientrare in me stesso, sotto la Tua guida, entrai nell’intimità del mio cuore, e lo potei fare perché Tu ti sei fatto mio aiuto. Entrai e vidi con l’occhio dell’anima mia, qualunque esso potesse essere, una luce inalterabile sopra il mio stesso sguardo e sopra la mia intelligenza. Non era una luce terrena e visibile che splende dinanzi allo sguardo di ogni uomo. Direi anzi poco se dicessi che era solo una luce più forte del comune, o anche tanto intensa da penetrare ogni cosa. Era un’altra luce, assai diverse da tutte le luci del mondo creato. Non stava al di sopra della mia intelligenza quasi come l’olio che galleggia sull’acqua, né come il cielo che si stende sopra la terra, ma era una luce superiore. Era la luce che mi ha creato. E se mi trovavo sotto di essa, era perché ero stato creato da  essa.
Chi conosce la verità conosce questa luce. O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte. Cosi la tua Sapienza, per mezzo del quale hai creato ogni cosa, si rendeva alimento della nostra debolezza da bambini. Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non fossero in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace." 
(Confessioni di Sant'Agostino).

Resta dunque sempre in te stesso, anche se dovessi trovarti innanzi a uomini forti ma deviati da demoni, che ti esortano incitandoti con violenza a distaccare la tua coscienza dalla tua anima, affinché tu perda la lucidità, la fede e la guida di Dio e li segua. Piuttosto, quando sei messo alla prova in questo modo, non cercare un combattimento esteriore sul loro stesso piano, ma anzitutto rientra in te stesso e cerca l'aiuto divino dentro di te, ricordandoti di Lui e invocandolo. Se poi il nemico persiste e ti lotta con le mani, allora comincia a lottare con le mani anche tu, ma in tal caso Iddio ti sosterrà: la tua forza interiore proveniente dalla fede e dal Ricordo di Iddio si unirà a quella esteriore, e il tuo attacco varrà quello di due o tre uomini assieme. Dice infatti l'Altissimo:

"O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende."
(Sacro Corano, Al-Anfal 8:65)

E Allah è il Perfetto, il Forte.






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