LA DIFFERENZA TRA FEDE NEL VERO DIO E SUGGESTIONE UMANA (ossia la differenza tra verità e illusione)

Pensare non è sinonimo di credere, ma hanno due significati diversi. Quando io penso, lo faccio con la mente. Quando credo, lo faccio con il cuore. Credere significa infatti prestare il cuore a qualcuno o qualcosa. Non si può pensare a Dio, si può solo credere in Dio, come disse una volta il profeta Muhammad (saaws) a un giovane credente che stava provando a pensare ad Allah: 

"A cosa pensi? Rispose quello "Ad Allah", gli rispose il Messaggero di Dio (saaws): "Non pensare ad Allah! Se proprio vuoi, rifletti sulla creazione, ché la natura di Allāh non può essere pensata, bensì creduta".

Cosa vuol dire credere in Allah? Vuol dire credere che Egli ci sia, che Egli sia Misericordioso, Forte, Perdonatore, Giusto, Protettore, Amorevole, Fedele, e così via. Tutto questo non può essere pensato, perché nessun uomo riuscirà mai a pensare alla giustizia di Dio, ne ai suoi piani, nè alla sua misericordia, perché l'uomo non è Iddio e non ha né il Suo potere, né la Sua natura, né la Sua Volontà, dunque non può pensare di conoscere Dio così come potrebbe pensare di conoscere se stesso. L'uomo non potrà mai conoscere ciò che è più grande di Lui, così come il pesce non riuscirebbe mai ad arrivare, col solo pensiero, a capire quanto è grande e profondo l'oceano in cui nuota: sarebbe al di là delle sue possibilità e oltre i suoi limiti fisici e mentali.

Quando l'uomo dice che Dio è il Perdonatore amorevole e Lo invoca, non sta "pensando" a Lui, perché nessun uomo potrebbe mai comprendere quanto la misericordia di Iddio sia grande sulle creature, ma potrà solo credere in quella misericordia che Iddio ha per le Sue creature, e a motivo di tale fede, si affiderà a Iddio perché crederà, appunto, che Egli è Misericordioso. L'uomo non percepisce dunque Dio come Misericordioso perché "pensa" che lo sia, essendo dunque una mera idea, ma perché crede che Lo sia, e ne riceve la conferma. Quando si crede, non si pensa a quella cosa, le si dà il cuore. Ecco perché chi chiede a Dio Lo sente, e riceve i Suoi benefici: perché il credente dà fiducia a Dio aprendo e affidando a Lui il suo cuore, sicché, aprendolo, Iddio lo inonda di doni spirituali. Ma il miscredente non crede in Dio e dunque non si fida di Lui, non apre a Lui il suo cuore ma anzi lo chiude e lo allontana, quindi le grazie divine non giungono ad esso. Il miscredente non sente la Grazia di Dio perché è il primo a non desiderarla e a respingerla, in quanto, non crede in essa. Come un uomo che viene esortato ad andare a cercare un tesoro in un campo, ma poichè non crede che in quel campo vi sia alcun tesoro, non ci va affatto e quindi non lo trova.
Se noi credessimo a un uomo e gli dessimo tutta la nostra fiducia, ma costui sarebbe bugiardo e ipocrita e ci ingannerebbe, di certo noi rimarremo delusi e feriti. Questo dimostrebbe la vera natura di quella persona, e ci farebbe comprendere che noi abbiamo sbagliato a prestare fede in essa. Al contrario, quando l'uomo ha fede in Dio non viene mai deluso né tradito, anzi, riceve innumerevoli benefici, prova questa, della veridicità assoluta della fede. Se Dio infatti fosse un bugiardo (mi rifugio in Iddio contro Satana dal pensarlo), quando l'uomo Gli presterebbe fede, la Sua Parola non collerebbe con la realtà, e non darebbe nulla di buono e utile all'uomo, o gli farebbe solo del male. Invece Iddio dimostra il contrario. Questo è un chiaro segno che Iddio è la Verità.

Rinnegare Dio, dopo aver creduto e dunque quando già si è sentito Iddio nel cuore, equivale a rinnegarLo, affermando interiormente: 

 "Io non ho sentito niente nel cuore, non c'è alcun "Ricordo di Dio", c'è solo suggestione. Dio è solo un mio pensiero. Una mia idea. Se ci credi esiste, altrimenti non esiste. Se ci credi Lo senti, altrimenti non Lo senti. È tutto una suggestione. Dio esiste in base al mio pensiero di farlo esistere. È il pensiero che porta all'esistenza un Dio o meno".

In verità, questo non è un dubbio, è solo cieca miscredenza. Non è un dubbio ragionevole ma solo un dire: "Non esiste Dio!". Infatti, ciò che è vero esiste anche se credi che non esiste, e ciò che è falso non esiste anche se credi che esiste. Non è l'uomo a rendere reale una cosa o meno, col suo pensiero. Solo Dio può distruggere o creare col solo pensiero, solo Lui stabilisce ciò che è vero e ciò che è falso con la Sua Volontà, non l'uomo, giacché se si utilizzasse la mera volontà umana per definire vera o falsa, buona o cattiva una determinata cosa, il mondo sarebbe corrotto dai pluralismi e dai dissensi, proprio come oggi. Ci sono infatti cose che a priori sono oggettivamente vere, e cose che a priori sono oggettivamente false. L'uomo potrà anche definire falso ciò che è vero e reputare vero ciò che è falso, ma questo non cambierà di certo la natura autentica o mendace di ciò che giudica vero o falso. L'uomo, può usare il pensiero in due modi: 

1) Per poter cercare o comprendere la verità ed attenersi ad essa; 

2) Oppure per seguire i propri desideri personali seppur andando contro la verità. 

Nel primo caso il pensiero dell'uomo è veritiero e giusto, perchè non è influenzato dai desideri e dalle bramosie terrene, dalla cupidigia, dall'avidità, dalla lussuria e così via. Tuttavia, nel secondo caso, il pensiero umano è mendace, iniquo e perverso, perché l'uomo non sta usando il suo intelletto per arrivare alla verità e dunque al vero bene e alla vera giustizia. Sta invece usando la sua ragione per raggiungere i propri scopi, strumentalizzandola, piegando il suo intelletto ai capricci dei propri desideri, e non sottoponendo i propri desideri al proprio intelletto. Un simile uomo è schiavizzato dai suoi desideri  e il pensiero ed il giudizio di quest'uomo sono alterati dall'attaccamento contro-natura al mondo terreno, e offuscati dai suoi piaceri illusori.


Dunque Dio crea le realtà con il Suo pensiero ("Sii, ed esso è"), perciò il pensiero di Dio è sempre vero, buono e giusto, perché vero, buono e giusto è Iddio, mentre al contrario, il pensiero dell'uomo (creato a immagine e somiglianza di Dio) può essere anche falso e iniquo, perché l'uomo non è sempre sincero, buono e giusto come Colui che lo ha creato. Infatti, il pensiero dell'uomo e soggetto a subire l'influenza di due cose: 

1) Influenze dell'ingannatore (i sussurri satanici) 

2) Influenze della sua anima passionale (nafs). 

Il pensiero umano non è dunque privo di forze contrarie che lo disturbano, ma anzi, è quasi sempre messo alla prova. Solo Dio può purificare il pensiero umano, dirigendolo secondo verità e giustizia. Ma senza Dio, il pensiero umano sarà sempre influenzato dai desideri dell'anima passionale, (o pulsioni della carne), e dalle menzogne dell'Ingannatore. Dunque senza Dio, il pensiero umano è inevitabilmente nell'errore, o se non del tutto almeno in parte.

Ora, dire che Dio esiste solo nel pensiero e nella mente dell'uomo, è una bugia, perché Egli esiste a priori, dal momento che noi esistiamo. Piuttosto, l'uomo pensa bene se pensa che Dio esiste, perché è un pensiero secondo verità. Ad esempio, se io che sono un uomo, pensassi di essere un uomo, il mio pensiero sarebbe certamente vero. Al contrario, se io pensassi di esser donna pur essendo uomo, il mio pensiero sarebbe falso e squilibrato, per cui non dovrei dargli retta ma dovrei respingerlo reputandolo come menzogna. Questi sono i falsi pensieri che sussurra all'uomo il diavolo. Ad esempio oggi giorno, Satana ha sussurrato a molti uomini falsi pensieri, per mezzo dei quali l'uomo ha messo in dubbio sè stesso e la sua ovvia natura sessuale, cominciando così a identificarsi come donna, e viceversa, ci sono delle donne che hanno cominciato a identificarsi come uomini rinnegando la propria natura femminile. Questo pervertimento della natura è opera di Satana, sicché tutto è stato ribaltato. Tutto è sotto sopra. L'Altissimo aveva già rivelato che Satana avrebbe fatto tutto ciò: 

"Allah maledice colui [ossia Satana] che disse: “Certamente mi prenderò una parte stabilita dei Tuoi servi, li condurrò alla perdizione, li illuderò con vane speranze, darò loro ordini ed essi taglieranno gli orecchi degli armenti; io darò gli ordini e loro snatureranno la creazione di Allah”. Chi prende Satana per patrono al posto di Allah, si perde irrimediabilmente.Fa loro promesse e suggerisce false speranze. Satana promette solo per ingannare." (Sura 4:118-120).

Questa confusione, questo pervertimento dell'ordine naturale delle cose, avviene perche l'uomo ha smesso di usare l'intelletto, ed è ormai privo di discernimento, essendo del tutto schiavo dei suoi stessi desideri:

"Credi che la maggior parte di loro ascolti e comprenda? Non son altro che animali, e ancora più sviati dalla [retta] via." (Corano 25:44)

L'uomo non analizza piu i suoi pensieri, non li discerne più separando quelli falsi da quelli veri, quelli buoni da quelli cattivi, poichè sono privi di un mezzo col quale poter discernere, giacchè l'unico mezzo per poterlo fare è il discrimine, ossia la Parola di Iddio: 

"Benedetto Colui Che ha fatto scendere il Discrimine sul Suo servo, affinché potesse essere un ammonitore per tutti i mondi." (Corano 25:1)

Poichè han negato tale discrimine, al di fuori del quale non ve n'è altro, essi vagano nell'errore. Ma ormai gli uomini pensano che l'unico obbligo sia quello di seguire la proprià volontà e i propri desideri, seguendo ciò che si pensa o che si crede: "Ognuno è libero di fare, credere o seguire ciò in cui crede", questo avviene, senza che più ci si chieda se quel che si pensa o in cui si crede è vero, buono e giusto, ma lo si segue a presindere, rivendicando il diritto umano liberalistico e individualista forgiato dall'occidente del secolo corrente. Non conta se quel che tu segui, quel che tu pensi o quel che tu credi sia vero, buono e giusto, l'importante è che non condanni le scelte di altri, e non ti faccia portatore di una verità assoluta. Tutti sono liberi di essere schiavi, seguendo i loro desideri e le loro volontà, in perfetto accordo coi sovrani globalisti. Ecco l'inganno della "falsa liberazione" liberalista. Ecco come i malvagi si sono liberati dal problema della condanna del male da parte dei giusti, facendo loro credere che giudicare il prossimo è a priori una cosa negativa e dannosa per la società, anche quando il giudizio, in questo caso, è mosso contro perversi e criminali mascherati da benefattori, liberatori e pacifisti, sono lupi travestiti da agnello.

Ma pensare senza fare un simile discernimento, è pensare tanto per pensare. Equivale al guidare una macchina tanto per guidare, senza avere alcuna meta e senza avere alcuna direzione. Alla fine il conducente si perderebbe, prendendo strade che non conosce e non sapendo più come tornare. Per questo il pensiero dell'uomo e fondamentale, perché esso è la bussola che Guida l'uomo nella sua vita. Se esso è diretto secondo verità e giustizia, conduce l'uomo al bene. Se è diretto secondo iniquità e falsità, conduce alla perdizione. La venuta della verità, segna la fine della menzogna, fintanto che l'uomo la accetta come tale nel suo cuore, senza rifiutarla. Perchè è il cuore dell'uomo quello a dover esser illuminato dalla verità, affinchè la menzogna svanisca, in quanto la verità già esiste a prescindere al di fuori dell'uomo: è dentro di esso che non trova posto perchè esso non la vuole accogliere in sè. 
Se Dio fosse solo un'idea, quando Lo si invocherebbe non risponderebbe coi Suoi segni, non Lo si percipirebbe nel cuore, non darebbe un miglioramento concreto e reale all'uomo. Un'idea falsa e iniqua potrà anche essere concretizzata dall'uomo, nella sua vita, ma porterà solo a conseguenze inutili o dannose. Infatti la menzogna e l'iniquità offrono all'uomo soltanto due risultati: 

1) Nessun beneficio concreto o utilità;
2) Danni e disastri.

L'uomo non può non pensare, neanche per un istante. Tuttavia, un'idea falsa, non potrà mai essere attuata neanche se lo si volesse. Ad esempio, l'anarchismo è un'utopia, perché affermare che l'umanità possa raggiungere la pace solo se fosse privata di ogni organo di potere che la governi, è semplicemente irrealizzabile e astratto come concetto, perchè ciò è impossibile e la realtà ce lo dimostra; nessuna comunità umana potrà mai restare senza potere su di essa, e pretendere di auto-governarsi e auto gestirsi. Nella realtà questa idea è impossibile da trovare, ma si trova il contrario: l'anarchismo porta al caos, alla divisione. Dunque, quest'idea è falsa perché la realtà la smentisce. In un altro esempio, si potrà anche sostenere il darwinismo, ma se l'uomo non si è evoluto dalla scimmia e se le specie non si sono auto-originate, non si troveranno mai le prove di questa congettura nella vita reale, come appunto non accade. Mi spiego? Se un'idea è falsa, non si troveranno prove nella realtà, che la possano autenticare come verità, ma si troveranno nella realtà solo prove che la smentiscono e la definiscono come menzogna. Se si ha in mano del fango, per quanto ci si possa sforzare nel pensare che quello sia oro, rimarrà sempre fango. Il pensiero umano e la sua volontà, non cambiano la veridicità o falsità, la giustizia o l'iniquità di una tale realtà. L'uomo non può modificare la realtà, perchè in essa v'è il metro di giudizio oggettivo con cui stabilire verità e falsità. L'uomo può solo modificare la sua visione della realtà, dirigendo il suo pensiero secondo menzogna e iniquità, ma la realtà non può essere modificata. Non si potrà mai, se si tocca il fuoco, non esser più bruciati, perché la natura del fuoco è quella di bruciare. Non si potrà mai, se si tocca l'acqua, essere asciugati, perché la natura dell'acqua è quella di bagnare chi la tocca. L'uomo non può modificare la realtà, ma può modificare la percezione che ha della realtà, e per questo motivo può modificare anche una parte della creazione, ma non la realtà in sé, nel senso che anche se l'uomo modificasse la creazione, dovrebbe comunque subirne i risultati negativi, dunque non può fuggire dalla realtà. Si potrà anche giocare la partita come si vuole, ma nessuno potrà mai cambiare le regole del gioco, con le relative sanzioni e ricompense. L'uomo è libero di vivere come vuole, ma non è libero dalle conseguenze delle sue azioni. 


Al contrario, Iddio non può essere solo un'idea dell'uomo, perché credere in Lui e seguire la Sua Parola conduce a quanto ci sia di più vero, buono e giusto, per cui come potrebbe essere solo un'idea? L'uomo non crede in Dio in base a delle parole che ha pensato, scritto di suo pugno e seguito, ma in base alla Rivelazione.
Ora, se io voglio entrare in una stanza, sperando di trovare al suo interno luce e calore, ma quando vi entro dentro sento solo freddo ed è tutto buio, allora non avrò trovato quello che cercavo. Anche se avevo l'idea di trovarmi circondato dalla luce e immerso nel calore, la realtà mi avrebbe dato l'esatto opposto, per cui la mia idea era falsa. Al contrario, se io entrassi in una stanza credendo di trovarvi luce e calore, ed effettivamente li trovo una volta entrato, allora il mio pensiero era giusto, perché l'evidenza della realtà me lo conferma. Per questo, il pensiero umano deve sempre attenersi necessariamente alla realtà, altrimenti divagherebbe eccessivamente, sorvolando i limiti del vero e giungendo al falso. Il pensiero umano, quando è usato senza limite né ritegno, è in grado di condurre l'uomo a pensare tutto cio che è falso e iniquo e definirlo come accettabile e vero.
Per cui, il pensiero dell'uomo non avrebbe mai il potere di stabilire la verità oggettiva, poichè quella dipende da Iddio solo, che ha creato ogni cosa secondo verità, ossia dando ad ogni cosa la sua verità specifica: 

"Egli è Colui Che ha creato i cieli e la terra secondo verità. Nel giorno in cui dice: “Sii”, è l'essere. La Sua parola è verità." (Corano 6:73)

Dio ha giàstabilito la verità per ogni cosa, ma l'uomo spesso non vuole accettare la verità, oppure accetta solo le verità che gli fanno comodo, mentre ne rinnega altre. 
L'unica cosa che il pensiero umano può fare, se è mendace, è quello di deviare l'uomo dalla verità assoluta, per cui la verità rimane ferma, ma è l'uomo che si allontana da essa seguendo le sue menzogne. Il sole resta alto e luminoso nel cielo, anche se le nuvole lo coprono. Tuttavia dietro le nuvole, che sono le menzogne dell'uomo, il sole, ossia la verità, continua comunque a brillare. E' piuttosto l'uomo che ha posto delle nuvole fra lui e il sole, e dunque non è più in grado di vederlo, nè di percepire il suo calore nè di vedere per mezzo della sua luce, tutte le cose. L'uomo stesso si forgia le sue tenebre, e poi afferma che la verità non esiste, così come l'uomo che chiude le finestre della sua stanza senza lasciarvi entrare il sole, affermando poi che il sole non esiste.  

Anche se non riesco a vedere direttamente il sole, perché sono dentro la stanza, riesco però a percepire il calore e per mezzo della sua luce vedo ogni cosa attorno a me. Quindi non mi viene che da pensare spontaneamente che la fonte di quella luce sia il sole, e non magari una lanterna, perchè so bene che nessuna lanterna potrebbe emanare una luce e un calore simili. Con Dio è la stessa cosa: anche se non possiamo vederlo direttamente in questa vita, possiamo percepire i Suoi miracoli nella nostra vita e nel nostro essere, possiamo per intuizione naturale e con la ragione, comprendere che Egli esiste al di là di ogni nostra limitatezza: la presenza di pace, la luce, la sicurezza, la gioia, la Guida, la giustizia interiore, la verità,  e cosi via, sono tutti effetti della Sua presenza, così come il calore e la luce sono segni della presenza del sole in una stanza, anche se esso non si vede direttamente. 
Se Dio fosse solo un'idea, il credente non avrebbe mai trovato -credendo in Dio- tutti questi benefici reali, così come quell'uomo che entra in una stanza sperando di trovarvi luce e calore, ma non vi trova null'altro che oscurità e freddo. Credere che un'idea sia vera quando in realtà non lo è, non basta di sicuro a renderla vera. Non basta l'immaginazione per poter trasformare la mia bicicletta in ferrari, e non basta l'immaginazione per poter riempire le mie tasche di denaro. Se si è poveri, non basta pensare di essere benestanti per poterlo diventare; se si sta male, non basta "pensare" di stare bene, per poter stare davvero bene, e si si è malati non basta "pensare di essere guariti", per poter guarire. Se si è mavagi, non basta pensare di essere buoni per poter esserlo davvero, e se si è uomini non basta pensare di essere donna per poterlo essere davvero. Piuttosto, avremo: un uomo convinto che la sua bicicletta è una ferrari, mentre tutti sanno che quella è una bici; un uomo convinto di essere ricco di denaro quando in realtà è povero; un uomo che pensa di star bene quando in realtà dentro sta male; un malato che pensa di essere guarito quando in realtà sta ancora male; un malvagio che pensa di essere buono, quando in realtà tutti sanno che è malvagio; un uomo convinto di essere donna, quando invece in realtà egli è uomo. Sicuramente, di ognuno di questi uomini si direbbe che seguono un'illusione, un'utopia, un falso pensiero.
Se l'uomo avesse il potere di modificare la realtà in base ai suoi pensieri, vi rendete conto di cosa potrebbe diventare il mondo?  

Invece, quando l'uomo pensa di trovare una cosa e poi la trova, ciò non significa che se esso ha trovato quella cosa che cercava, l'ha trovata soltanto perché ha pensato di trovarla, cioè grazie al suo pensiero. Significa invece che l'uomo ha pensato bene, e il suo pensiero era vero e giusto, perchè la realtà lo ha confermato. Al contrario, quando l'uomo spera o pensa di trovare qualcosa in un posto e non la trova, significa che quel pensiero era falso: tale è la suggestione.
L'uomo che dice di non credere in Dio perché non Lo sente, o perché non Lo vede, è paragonabile all'uomo che non vuole neanche aprire la porta della stanza per vedere se in essa c'è calore e luce. Dunque per tale uomo, Dio non esiste solo perché vuole pensare che non esiste, ma non per questo Egli non esiste: l'uomo resta fuori dalla stanza, ma al suo interno la luce e il calore ci sono comunque, e li sperimentano solo coloro che li desiderano davvero. È l'uomo che pensa già a priori di non trovar luce e calore nella stanza, che non vi entra in essa, o se comunque viene portato a forza in essa, vi entra ad occhi chiusi perchè farebbe di tutto per non riconoscere la loro reale esistenza. Disse Ahmed Deedat: 

"Se un uomo tenesse gli occhi chiusi perfino innanzi alla luce di mille soli, nessuno potrebbe aprire gli occhi per lui."

L'uomo che invece dice di credere in Dio  non ci crede solo perché pensa che sia così, e dunque "così sia!", ma perché egli ha avuto il desiderio o il bisogno di trovare luce e calore, ha aperto la porta della stanza ed effettivamente li ha trovati. Che sia per bisogno, che sia per curiosità o per desiderio, egli ha avuto il coraggio di aprire la porta, scoprendo per miracolo ciò che v'è in essa. 
Il risultato della realtà, conferma se ciò che si pensa è vero. Se l'uomo, aprendo la stanza, non avesse trovato nè luce nè calore, tutto quel che gli era stato detto non sarebbe stato vero, poichè privo di prove. Ecco dunque che la fede è fatta di prove che la sostengono, mentre la suggestione è fatta di idee deboli (non di prove) che non stanno in piedi e hanno le gambe corte.


L'uomo può infatti pensare a cose ingiuste (ossia dannose) e a cose false (ossia irrealizzabili), ma può anche pensare a cose vere e giuste.
Ora, dire che "ognuno vede la realtà che vuole vedere", è vero in parte. La realtà totale esiste a prescindere, ma l'uomo spesso la considera solo in parte, e per questo si dice "ognuno vede la realtà che vuole vedere". Una frase simile è questa: "Ognuno ha la sua verità", in un certo senso è vero, ma solamente perché molti uomini rinnegano una parte della Vera verità unica e assoluta, facendosi una loro propria verità, per cui quella è solo la loro verità soggettiva. Dunque le parole "realtà e verità" esistono in modo assoluto e oggettivo a prescindere. Non esistono solo in base a quel che l'uomo pensa o crede, perché se così fosse, ognuno seguirebbe la sua personale opinione, e chiamerebbe quell'opinione realtà o verità, quando non è nient'altro che una opinione soggettiva. Questo accade quando l'uomo non accetta la verità e la realtà assoluta se non in parte, aggiungendovi ciò che desidera e distorcendo in questo modo la realtà. Comodo così.


Dunque, l'uomo che non crede in Dio NON vanifica la Sua esistenza, ma eslcude piuttosto la Sua presenza dalla Sua vita. Perché solo se si crede in Iddio, Lo si lascia entrare nel nostro cuore e Gli si dà modo di agire nella nostra vita, ma se non si crede in Lui, Gli si chiude il cuore e quindi non Gli si da modo di agire in noi, a nostro beneficio e a beneficio di altri. Iddio infatti, risponde solo a chi Lo invoca e a chi Lo cerca, compiace solo chi Gli obbedisce, e dà solo a chi Gli chiede. Ma non si cura di chi non Lo invoca e non Lo cerca, non si compiace di chi non Gli obbedisce, e non dà i Suoi doni a chi non Gli chiede nulla, pensando di poter bastare a sè stesso quando in realtà, tutto quel di cui l'uomo gode -sia pure di materiale come acqua, cibo e piaceri vari- proviene da Dio.

"Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto." (Luca 11:9-11)

E ancora:

“Il mio Signore non si curerà affatto di voi se non Lo invocherete. [Ma] già tacciaste di menzogna [la Sua Rivelazione] e presto [ne subirete] le inevitabili [conseguenze]”. Al-Furqan 25:77

Dio non esiste soltanto perché l'uomo pensa che deve esserci un Dio, ma Dio esiste a prescindere dal desiderio dell'uomo. Dio non esiste solo nella mente dell'uomo, ma Egli è il Creatore stesso della mente dell'uomo! Se l'uomo pensasse che Dio non esiste, ma si pone neutrale e non Lo nega a priori, vedrebbe innumerevoli segni, nella realtà attorno a lui, che gli farebbero capire il contrario, e questo invaliderebbe il suo precedente pensiero. Ma ciò accade solo a coloro che sono neutrali e cercano con sincerità la verità, non a coloro che sono impassibili nella loro cieca negazione, giacchè la miscredenza è una fede all contrario, ma senza prove. Il msicredente dice che Dio non esiste ma tuttavia non ne ha le prove, mentre il credente ha innumerevoli prove.
La miscredenza dell'uomo non basta per poter "far morire Dio", come sosteneva Nieztsche nella sua frase "Dio è morto", nel senso che Egli è esistito ed è durato solo nella coscienza collettiva dei religiosi, per cui finito il tempo delle ideologie di fede e delle morali, anche l'idea di Dio è decaduta come ogni altra idea. Questo è totalmente falso, perchè anche se tutti gli uomini del mondo fossero convinti che Dio sia morto, questo non farebbe di certo morire Dio! Così come, un uomo che non vuol vedere la luce del sole e non lo desidera, tale desiderio non basterebbe di certo a spegnere la luce del sole.

Se l'uomo arriva a credere in Dio, non è perché ha pensato che Dio esiste e quindi, ha generato quella sua realtà in base al suo pensiero. Piuttosto, l'uomo ha capito che Dio esiste perché Lo ha desiderato, cercato e infine trovato e consciuto, e ha capito che Dio esiste davvero. Coloro che invece non credono che Dio esiste, lo dicono perché "pensano" che non esiste, anche se non ne sono certi, perché non avendo mai fatto esperienza di Dio, nè avendolo mai cercato con sincerità, non sanno effettivamente se, oltre la porta della stanza ci sia davvero luce e calore. Costoro si fermano all'apparenza, ed è comodo per loro osservare la porta della stanza chiusa e dire: tanto all'interno non troverò nulla! Ipocriti. Essi sono come la volpe che, poichè non riesce ad arrivare a cibarsi dell'uva che è troppo in alto, comincia ad insultarla dicendo che è acerba. Se solo avessero voluto, avrebbero trovato il modo di aprire quella porta, scoprendo al suo interno luce e calore. È questa la buona volontà, ossia ciò che spinge l'uomo a desiderare la verità e il bene, e quindi Dio.

Si potrebbe ora chiedere: "Perché Dio ti salva solo se credi in Lui? Perché ti soccorre solo se credi in Lui? Perché ti esaudisce solo se credi in Lui? Perché ti ricompensa solo se credi in Lui? Perché ti illumina solo se credi in Lui?" 

Anzitutto, Dio esiste a prescindere dal fatto che si creda in Lui o meno, perchè, come abbiamo già detto, esistiamo noi che siamo creature, dunque deve per forza essere vero che c'è un Creatore, a rigor di logica. Tuttavia bisogna chiedersi: posso ricevere qualcosa da qualcuno in cui non ho fiducia, da qualcuno che escludo dalla mia vita, da qualcuno che ignoro, da qualcuno che odio? La risposta è che anche se quella persona mi desse tutto il suo amore, tutti i suoi averi e tutto se stesso, io non mi accorgerei comunque di tale generosità perché già a priori non gliela riconoscerei, dal momento che non mi aspetto da quella persona altro se non il peggio o il nulla. Sono del tutto chiuso verso quella persona, anche se mi desse il suo cuore nelle mie mani, glielo rifiuterei o calpesterei senza accorgermene. Quindi, anche se tale persona può esser gentile e buona con noi, noi che già a priori la odiamo o la ignoriamo, resteremo indifferenti e ciechi anche innanzi alle buone azioni di quella persona, essendo ad essa ingrati. Ora, quella persona sta facendo il bene all'altra persona, eppure questo non viene visto nè riconosciuto. Dunque, Iddio offre comunque all'uomo il bene e ogni sorta di doni, eppure l'uomo non li riconosce e rimane a Lui ingrato, e poi da la colpa a Dio quando Egli gli sottrae tali doni. In caso positivo, quando l'uomo ottiene da Dio cio che vuole, non Lo ringrazia e attribuisce i meriti a sé stesso, ma se Dio gli toglie ciò che gli aveva concesso da la colpa a Dio, anziché chiedergli perdono per la sua ingratitudine. Come un figlio che riceve da anni favori dai genitori, ma non si accorge di questi e pretende sempre di più, ma poi, quando i genitori ritirano i loro favori per punire il figlio e fargli comprendere l'importanza di ciò che dava per scontato e per insegnargli ad essere grato, esso diventa ancora più ingrato anziché ringraziare per i precedenti favori e scusarsi per la sua ingratitudine! Tale è l'uomo. Disse il profeta Muhammad:

"Se il figlio di Adamo possedesse una valle piena d'oro, di sicuro ne desidererebbe una seconda!"

Inoltre, se un uomo è nel bisogno ma non chiede aiuto a nessuno perché crede di potercela fare, nessuno lo aiuterà perché il suo orgoglio non gli fa chiedere aiuto e non gli fa ammettere di averne bisogno, e se anche qualcuno volesse aiutarlo, il suo orgoglio non gli farebbe comunque accettare l'aiuto. Per cui, l'uomo non vuole l'aiuto e quindi non lo riceve. Se l'uomo è malato ma non chiede la prescrizione della cura al suo medico perché non accetta di essere malato, quell'uomo non riceverà la cura, perché lui per primo non vuole accettare il suo stato di malattia e di bisogno, e rifiuterebbe qualsiasi cura che gli verrebbe offerta, perché non vuole accettare la realtà. L'uomo non ottiene se non ciò che desidera. Se non bussi, non ti sarà aperto, se non chiedi non ti sarà dato. Allo stesso modo, l'uomo che sta male e soffre, ma non vuole aprire il suo cuore a Dio e non vuole obbedire alla Sua Legge di giustizia e alla Sua Parola di verità, perché magari crede di poter bastare a sé stesso, allora non sentirà Dio e non riceverà da Lui i Suoi benefici, perché per primo lui stesso non li desidera ma anzi li disdegna, li rifiuta, li denigra o li ignora.

IDDIO ha rivelato all'uomo la Sua Parola di verità e di giustizia, ma l'uomo vive ignorandola, e poi dà la colpa a Dio per le sue scelte sbagliate senza guida. Iddio ha inviato all'uomo i profeti affinché informassero l'umanità di non essere sola, ma di avere un Unico Signore al quale affidarsi e al Quale render conto. Eppure gli uomini dicono di sentirsi soli e abbandonati! Questo perché non credono in Dio, dunque Lo escludono a priori dalla loro vita! Ad esempio, se io sono malato e il medico mi porge la medicina, ma io non credo che essa mi potrà beneficiare, non la prenderò di sicuro. "Tanto non mi serve a niente", dico, e non la prendo. Se invece prendessi la medicina ed essa mi guarirà, non mi ha guarito perché io credevo nel mio pensiero che lo avrebbe fatto, ma mi ha guarito perché la medicina era efficace, e anche se io non lo avessi creduto ma la avessi presa comunque, mi avrebbe guarito lo stesso, perché l'azione della medicina su di me non dipende dal fatto che io creda o meno nella sua efficacia. Tuttavia, dopo aver visto che la medicina mi ha guarito, è normale che io cominci a credere che la medicina mi guarisce, altrimenti avrei creduto il contrario. Dunque, il problema si pone all'inizio, cioè quando l'uomo deve prendere la medicina o meno, e cioè quando deve scegliere se avvicinarsi a cercare Dio o meno. L'uomo dovrebbe giudicare se la medicina è utile o meno, soltanto dopo averla presa e non prima, allo stesso modo l'uomo dovrebbe dire che Dio non esiste soltanto dopo aver provato a cercarLo con sincerità e non averlo trovato, e allora avrebbe ragione, ma poichè tutti coloro che cercano sinceramente Dio Lo trovano, ecco che allora questo pensiero si dimostra essere una menzogna. Dio è infatti come un tesoro in fondo a un pozzo: Lo trovano solo quegli avventurieri coraggiosi che si calano nei meandri del pozzo, mentre non Lo trovano solo coloro che, presi dalla paura o dalla pigrizia, preferiscono non scendere nel pozzo alla ricerca del tesoro, affermando tuttavia che "non c'è nessun tesoro nel pozzo". 
Perché se io già credessi a priori che un qualcosa non possa servirmi a nulla, o peggio se credessi che mi possa solo danneggiare, di certo questa mia "miscredenza" in quella cosa, mi farebbe allontanare da essa prescindere. Se ad esempio io non credo di potercela fare in una determinata cosa, di conseguenza non ce la farò, perché il mio atteggiamento di sfiducia in me stesso, condizionerebbe negativamente il mio essere e mi farebbe fallire, perchè noi siamo il limite di noi stessi, il nostro male dipende da noi. Se l'uomo adorasse Dio vivrebbe senza paura, senza deviazioni e senza sofferenza, nella sua vera natura.
Ma quando l'uomo crede in Dio, si avvicina a Lui e Lo lascia agire nella sua vita pienamente. Quando infatti l'uomo non crede in Dio, è come se Gli stesse volgendo le spalle nonostante Egli lo chiami a Lui, ritira la sua mano da Lui nonostante Egli gli porga la Mano. Ecco per quale motivo quando non si crede in Dio, non si riceve il Suo soccorso, la Sua Grazia, la Sua Pace, la Sua Luce, la Sua ricompensa e così via. Come puoi ottenere qualcosa da un'altra cosa in cui non credi? Come potresti ottenere qualcosa che tu per primo respingi? Sarebbe come dire: "Perchè non riesco ad ottenere quel pezzo di pane che non voglio ottenere?", sarebbe una contraddizione, dacchè tu il pezzo di pane non lo ottieni proprio perchè non vuoi ottenerlo, non certo perchè lo chiedi, ma dice Gesù di chiedere a Iddio: 

"Qual è l'uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!" (Matteo 7:10-11)

Il miscredente è come colui che, quando è esortato ad entrare in una stanza affinchè si lasci illuminare dalla luce che c'è in essa, risponde: "Non entrerò mai lì, sto bene quì dove sto, tanto non c'è alcuna luce in quella stanza". Ma tu cosa ne sai, miscredente incallito? Hai mai provato davvero ad aprire quella porta? Ovviamente tu non riesci ad entrare in quella stanza perché già a priori, credi che in quella stanza non ci sia nulla. Ecco dunque svelato l'arcano: è solo per tua mancata volontà di aprire la porta e trovare la luce, che non la apri, e non di certo perchè sei convinto di non trovarla. Tu sei il limite di te stesso, perché ti stai precludendo il bene più grande. È normale che se tu non credi che una cosa ti possa giovare, non la cerchi a prescindere, così come se tu credi che una cosa possa danneggiarti, fuggiresti da essa! Allo stesso modo, i miscredenti che credono che Dio sia un'inutile favola o che credono che Egli sia un tiranno che vuole imporre le sue leggi all'uomo, proprio a motivo delle idee preconcette cattive che hanno su di Lui, non si avvicineranno a Lui con cuore sincero e libero da pregiudizi, ma si allontaneranno da Lui perché essi stessi, per primi, non vogliono la Sua vicinanza! I miscredenti sono i primi a escludere Dio dalla loro vita, per mezzo della loro non credenza. Essi non credono che Dio possa salvarli, per cui Dio non li salva, ma ciò non perché Dio non vuole salvarli, perché altrimenti non avrebbe mai rivelato la Sua Parola all'uomo, e non gli avrebbe mai dato il cibo, l'aria, l'acqua e ogni sorta di piacere mondano. Iddio tuttavia, ha stabilito che l'uomo ottiene le cose in base a ciò in cui crede, perché da ciò in cui crede dipendono le sue azioni e il suo essere: se l'uomo crede nella falsità, otterrà in base a questa credenza cose inutili alla sua salvezza oppure malvagie per lui, così come se esso crederà nella verità, otterrà salvezza, e ogni tipo di bene. "Dal frutto si vede l'albero", disse Gesù, "Non si colgono spine dai fichi, nè si vendemmia uva dai rovi" (Luca 6:44). In base ai prodotti che la tua credenza genera nella tua vita, puoi capire se la credenza che segui è vera, buona e giusta.


 Dio vuole salvare gli uomini, ma essi non vogliono essere salvati. Dio non costringe nessuno:

"Non c'è costrizione nella religione" (corano 2:256)

e ancora: 

"Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra crederebbero. Sta a te costringerli ad essere credenti?" (Corano 10:99)

Ma se l'uomo non vuole essere salvato, perché Dio dovrebbe costringerlo a salvarsi? Se l'uomo non vuole credere in Lui, perché Dio dovrebbe costringerlo a credere? Se Dio avesse voluto costringere gli uomini a credere, non avrebbe creato questa vita e non avrebbe dato all'uomo alcuna prova, invece Egli ha messo alla prova il libero arbitrio dell'uomo: "Come lo userà in terra, obbedendoMi e adorandoMi pur non vedendoMi ed essendo lontano da Me, oppure disobbedendoMi e adorando satana come quando ancora viveva in paradiso? Questa vita è una seconda chance per il figlio di Adamo, e per tutti quei demoni che sono stati cacciati assieme a lui.

Ma DIO vuole servi sinceri nel Suo regno, uomini e donne che credono in Dio, Lo adorano e Gli obbediscono, nonostante la loro piena libertà di fare il contrario. Se Dio avesse voluto, avrebbe obbligato tutti gli uomini a credere, al pari degli angeli. Ma l'uomo è una creatura dotata di libero arbitrio, e questa è stata la volontà di Dio, e il Suo desiderio è quello di avere degli uomini che pur essendo liberi di scegliere, scelgono consapevolmente e liberamente di servire il loro Creatore. Per questo, essi sono superiori agli angeli, perchè gli angeli non hanno facoltà di scegliere, e dunque non hanno neppure l'istinto, la tentazione o il desiderio di ribellarsi. Il desiderio di ribellione infatti, nasce dalla scelta e dalla consapevolezza di essere liberi di scegliere. Ma l'uomo fa le scelte sbagliate, in nome di una tanto proclamata libertà, che Iddio per Primo gli ha concesso!
Dunque, se l'uomo non vuole credere in Lui, Dio lo lascia libero di non credere, tuttavia, non potrà sfuggire dalle conseguenze del seguire la menzogna e l'iniquità: se l'uomo non crede, non aprirà il suo cuore a Dio e dunque non riceverà la Grazia divina e il Regno divino, perché già in questa vita Lo ha disdegnato e rifiutatato. Se Dio infatti non salva i miscredenti e non dona loro la Grazia, non è perché non vuole salvarli, ma perché essi, in pieno libero arbitrio, non vogliono essere salvati e non vogliono aprire le porte del loro cuore alla salvezza. Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere, né peggior sordo di chi non vuole sentire, né peggior malato di chi non vuol guarire. Prendiamo ad esempio il caso di un uomo con gli occhi chiusi, che dice: "Siccome non vedo nulla, non esiste niente attorno a me!". Ma se quest'uomo fosse piu sincero e meno stupido, direbbe invece che se non vede nulla è perché tiene gli occhi chiusi. Al tempo stesso, se un uomo che si tura le orecchie e al quale si parla dicesse: "Siccome non sento nulla, nessuno mi parla!", sta sicuramente mentendo, perché se fosse sincero direbbe che se non sente nulla è perché si tura le orecchie! Se un uomo che rifiuta la cura che il medico gli prescrive, dicesse: "Siccome sono ancora malato, non esiste una cura per il mio male!" , sta mentendo, perché se fosse sincero direbbe che se esso è ancora malato, è perche ha rifiutato la cura. Se un uomo infine, non volesse trovare la soluzione ai suoi problemi e dicesse: "Ai miei problemi non c'è soluzione!", egli mente, perché se fosse sincero avrebbe detto che se non ha trovato una soluzione è solo perché non vuole trovarla. Giacchè a ogni domanda v'è una risposta, a ogni malattia v'è una cura, per ogni male v'è un bene, e per ogni problema c'è un rimedio.
 Dunque, se un uomo che non crede in Dio dice che Dio non esiste, sta mentendo, perché se davvero fosse sincero dovrebbe ammettere che se non ha sentito Dio, è perchè non ha voluto aprire il suo cuore a Lui.
In verità riescono a entrare nella nostra casa solo coloro ai quali noi apriamo la nostra porta. Ma se la porta resta chiusa, anche se fuori la nostra casa ci fossero le persone a noi più care, resterebbero comunque fuori. Dio Lo percepiamo solo quando Gli apriamo il cuore, mentre ne resta fuori se noi Lo teniamo fuori, perchè Lui per primo ci ha lasciati liberi di scegliere se aprirGli o meno la porta del nostro cuore, e in base a tale nostra scelta, Egli ci aprirà a Sua volta la porta del Suo Regno oppure no. Siamo dunque noi ad aver ricevuto la facoltà di scegliere se aprire o meno il nostro cuore a Lui. Questa facoltà della responsabilità della fede, è stata descritta in questo versetto:

"In verità proponemmo ai cieli, alla terra e alle montagne la responsabilità [della fede] ma rifiutarono e ne ebbero paura, mentre l'uomo se ne fece carico. In verità egli è ingiusto e ignorante." Al-Ahzab 33:72

L'uomo, se fosse davvero sincero, dovrebbe dunque riconoscere di avere questa responsabilità di scelta, e dovrebbe dire che se la sua vita va male e se lui soffre non è perché Dio non esiste, ma perché esso ha lasciato Dio al di fuori della sua vita, lontano dalle porte del suo cuore, non lasciando che il Suo soccorso, la Sua protezione, la Sua Grazia, le Sue benedizioni possano influire in alcun modo nella sua vita. E per questo motivo verrà dimenticato, così come in questa vita Lui ha dimenticato il Creatore immensamente Generoso. E Iddio non è tale da buttare giù la porta a forza e costringere l'uomo ad accettare quel che non vorrebbe.

Ora, smentire di aver sentito Dio quando invece Lo si ha sentito nel cuore, è ingiustizia, e sarebbe come dire a una moglie, anni dopo le nozze: "Tutto quello che c'era tra me e te non era amore, ma infatuazione! Non provo nulla per te, non ti ho mai amato e non ho mai sentito il tuo amore davvero, era solo un pensiero, credevo di amarti ma non era amore." Come pensate che si sentirebbe quella moglie, dopo che aveva tanto amato suo marito? Di sicuro si sentirebbe distrutta e delusa.
Come credete che dovrebbe sentirsi Iddio Creatore, dopo una simile frase da noi? Soddisfatto di noi oppure deluso, dopo che ci ha dato i suoi doni e la Sua misericordia? Quello è Satana che cerca di far rinnegare Dio all'uomo e cerca di farlo essere ingrato verso di Lui, rinnegando tutti i favori precedenti. Infatti, dire che non si è sentito nulla riguardo Dio, equivale a rinnegarLo, ancor peggio, dopo averLo sentito. Sarebbe meno grave infatti, il rinnegarLo senza mai averlo sentito. Infatti, per questo Iddio maledice assai più coloro che rinnegano dopo aver creduto e diventano miscredenti dopo esser stati credenti:

"In verità, di quelli che rinnegano dopo aver creduto e aumentano la loro miscredenza, non sarà accettato il pentimento. Essi sono coloro che si sono persi." (Corano 30:90)

 Essi infatti, rinnegano con coscienza e consapevolezza, perché hanno conosciuto la verità ma l'hanno rinnegata, hanno assaporato il bene supremo ma lo hanno barattato con gli agi di questa vita misera e temporanea. Per costoro lo sdegno divino è maggiore di coloro i quali non hanno creduto pur non avendo mai conosciuto nè sentito nel cuore Dio. Entrambi sono insescusabili, i primi perché hanno sentito la verità ma non hanno creduto in essa, i secondi perché pur avendo fatto esperienza della verità, l'hanno rinnegata. Ad ogni modo, infine: Dio non è un'idea dell'uomo, ma è Verità Assoluta imprescindibile da ogni desiderio e pensiero umano. Quel che il cuore sente è verità, e nessuno può metterlo in discussione. L'uomo viene salvato solo se desidera di essere salvato, e sente Dio solo se apre il suo cuore a Lui per mezzo della fede. La fede è sorretta da prove che confermano la sua veridicità, mentre la suggestione è debolmente tenuta in piedi da idee false contrarie alla realtà, che se messe alla prova dimostrerebbero la loro falsità. Dio non esiste perchè l'uomo pensa che esista, ma esiste a prescindere, al contrario quando l'uomo pensa che Dio esiste, ha indirizzato il suo pensiero secondo verità, e le prove nei fatti glielo dimostrano. Se il credente non trarrebbe alcun giovamento da Dio, allora Dio non esisterebbe, e se il miscredente non portasse corruzione sulla terra e non fosse interiormente triste e arido, allora la fede non servirebbe a nulla. 

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