I 5 ELEMENTI DELLA FEDE

 La fede in Dio comprende cinque cose: 

1) Adorare Iddio attraverso il dhikr e la preghiera, e non adorare altro all'infuori di Lui;

2) Obbedire a Iddio seguendo la Sua Via e la Sua Legge, attraverso la lettura delle Scritture sacre e delle parole dei profeti, e non obbedire a nessun altra legge o parola che contraddica la Sua Parola;

3) Temere Iddio e niente e nessun'altro all'infuori di Lui;

4) Affidarsi a Dio, confidare in Lui, fidarsi di Lui anziché confidare negli uomini, aspettarsi la grazia da Dio anziché dagli uomini, avendo più fiducia nel loro soccorso piuttosto che in quello di Dio.

5) Invocare Dio in nostro aiuto, non solo per le cose terrene, ma soprattutto per quelle spirituali


Non è dunque solo la fede a salvare l'uomo, quanto piuttosto tutto quello che essa comprende, il pacchetto va accettato in modo completo e integrale. 

Se infatti l'uomo crede davvero in Dio e nella Sua Parola, di conseguenza obbedisce alla Sua Parola e comincia a fare quel che Dio gli ha prescritto, e a non fare quel che Egli gli ha vietato. In tal modo il credente inizia ad adorare Dio compiendo la preghiera, comincia ad obbedirGli astenenosi da ciò che Egli ha proibito e compiendo ciò che Egli ha ordinato; comincia a invocarLo per i suoi bisogni; comincia a temerLo.

La miscredenza, infatti, comprende l'opposto di questi cinque elementi, ossia, il miscredente: 

1) Non adora Iddio ma adora altro all'infuori di Lui (chè nessun uomo può far a meno di adorare qualcosa o qualcuno);

2) Non crede nella Sua Parola e dunque non Gli obbedisce, ma obbedisce alle parole di altri uomini o ai suoi stessi pensieri e desideri che Satana instiga (chè nessun uomo può far a meno di obbedire a qualcuno);

3) Non teme Dio, ma teme la vita terrena (morte, perdita di beni, di successo, di salute, ecc.), poiche nessun uomo può far a meno di temere qualcosa o qualcuno;

4) Non si affida a Dio ma pone il suo affidamento nell'uomo e in sé stesso (chè nessun uomo può far a meno di far affidamento su qualcosa o qualcuno);

5) Non invoca Dio in suo soccorso, ma invoca il soccorso degli uomini e degli idoli, che non rispondono in alcunché e deludono. 

Così come ogni causa ha un effetto, una conseguenza, anche la fede in Dio e le azioni che essa implica, apportano degli effetti miracolosi e benefici sia durante la vita del credente che dopo la sua vita, cosi come la miscredenza produce effetti disastrosi sia durante la vita del miscredente, che dopo di essa. 

Non è dunque solo "il credere in Dio" che salverà l'uomo, ma quanto piuttosto ciò che il credere in Dio comporta alla sua anima e alla sua vita. Infatti, ci sono molti uomini che affermano solo a parole di credere in Dio, ma non Lo adorano come Lo si dovrebbe adorare, nè Lo temono come Lo si dovrebbe temere, non Lo invocano con sincerità, -o se lo fanno è solo per scopi terreni- non si affidano a Lui nè obbediscono alla Sua Legge. In questi casi come si potrebbero definire credenti? La loro è mera ipocrisia. Infatti chi è davvero credente, lo si riconosce dal fatto che, come conseguenza della sua fede, arriva a realizzare questi cinque punti, la cui realizzazione porterà immensi benefici nella vita del credente; infatti, se si adora Iddio, il cuore trova la pace e la piena soddisfazione. 

Questo acquietamento nell'anima porterà anche un miglioramento nella condotta esteriore, la quale sarà ulteriormente guidata per mezzo dell'obbedienza alla Parola di Dio. In tal modo l'uomo diverrà saldo e realizzato sia dentro che fuori; seguendo la Parola di Dio, infatti, l'uomo si preserva dal peccato e dalle insidie di Satana e degli uomini, e si tiene al sicuro. Leggendo la Parola di Dio e credendo in essa, dunque seguendola e adattandola alla propria vita, l'uomo comprende ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ottenendo così la conoscenza e il discrimine, cosa che prima non aveva affatto, infatti non sapeva minimamente che direzione prendere. 


Inoltre, temendo solo Dio egli perde la paura per ogni altra cosa terrena (malattie, perdite di beni o di persone, morte, ecc.); affidandosi a Dio, l'uomo smette di far affidamento su sè stesso, facendo così le scelte con saggezza e pazienza anziché farle con fretta e bramosia, errando. E infine, l'uomo invoca Dio il Quale risponde all'invocazione, soccorrendo l'uomo nel corpo e nell'anima, cosa che prima non accadeva e l'uomo rimaneva isolato nel suo dolore, senza trovare via di fuga, ma solo temporanee distrazioni dal suo dolore, che tuttavia non erano in grado di eradicare quel dolore, non erano in grado di guarire quella malattia. 

Ecco dunque per quali motivi la fede in Dio è la salvezza per l'uomo. 

Ma un uomo che dica di aver fede in Dio, ma non obbedisce alla Sua Parola, non Lo teme e non Lo adora, allora non può definirsi davvero credente, allo stesso modo di un servo che si definisce "servo fedele" del padrone, quando, nei fatti, non gli obbedisce, non si fida di lui e non lo ama. Che razza di servo sarebbe? Di certo non sarebbe fedele. 

Che poi tale servo, commetta delle mancanze nei confronti del padrone, pur desiderando di obbedirGli e pur amandoLo, allora sappia che il Suo padrone è il Santo (Al-Quddus), il Misericordioso (Al-Rahmān), il Perdonatore (Al-Ghafūr), l'Amorevole (Al-Wadūd). Ma chi si ostina nel suo disprezzo per il padrone, nell'ignoranza della sua legge, nella disobbedienza, e nel peccato, costui, pur dichiarandosi credente, non lo è affatto. 




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